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martedì 6 luglio 2010

TORTA DI RISO

Quando ero piccola, ogni dieci anni, a Bologna si festeggiavano "gli addobbi", ossia la decennale Eucaristica della Parrocchia di appartenenza. Il nome deriva dall'usanza di "addobbare", in quei giorni, con tappeti e luci tutte le finestre della zona in festa, mentre le strade erano attraversate da lunghe Processioni. Era una ricorrenza molto importante e nelle case  si festeggiava invitando parenti e amici e offrire la torta di riso era di rigore.
Già mesi prima nei negozi c'era un gran fermento e ricordo mia madre e le signore del vicinato che si scambiavano idee e consigli per migliorare la propria ricetta.  Era quasi una gara  per farla migliore, ma alla fine ognuna preparava la "sua"  torta e ne andava orgogliosa.
Questa ricetta l'ho avuta dalla zia Margherita, ma é la stessa che preparava la nonna Marianna.


Ingredienti

1   lt.       latte
5-6         uova
125  gr.  riso piccolo
100  "    candito tritato
100  "    mandorle tritate
300  "    zucchero
100  "    amaretti
1             bicchierino di liquore Strega o amaretto
1 pizzico di sale
 
Preparazione

In un tegame alto, mettere il latte, lo zucchero, gli amaretti e il sale e mescolare bene. Portare sul fuoco e quando il tutto bolle gettare il riso. Mescolare ancora bene e lasciar cuocere molto piano fino a quando il latte sarà tutto assorbito ed avrà formato una bella crema. Mescolare spesso.
Spegnere il fuoco e lasciar intiepidire, poi unite il candito, le mandorle, le uova una alla volta, e per ultimo il liquore.
Versate in una teglia imburrata e impanata. Per la grandezza della teglia , tenere presente che la torta deve essere alta 3-4 cm non meno.
Cuocere in forno a 170°-180° per 40-50 minuti (fare sempre la prova “stecchino”)
Appena esce dal forno bagnare abbondantemente con altro liquore.
Prima di servire tagliarla a losanghe e su ciascuna mettere uno stuzzicadenti.
 

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